Bene Storico
Sicilia
, Catania
, Catania
Le nostre valutazioni di accessibilità del bene
Orari:
aperta tutte le mattine dalle 8 alle 12, i pomeriggi dalle 15 alle 18
per informazioni
www.cattedralecatania.it,
www.comune.catania.it
sant'agata>luoghi diculto
Biglietteria:
Recapiti:
Tel.:095/320044
Come Arrivare Pubblico:
È ranggiungibile tramite gli autobus pubblici n. 723 - 431 - 981 - 123, è disponibile dall'aereoporto Fontanarossa di Catania il bus navetta in partenza ogni mezz'ora.
Come Arrivare Privato:
La Piazza fa parte della zona pedonale della città ed inclusa nella ZTL del centro storico di Catania.
Si consiglia di utilizzare il parcheggio a pagamento Porta Uzeda per chi proviene dalla zona sud (Siracusa, Palermo, aereoporto Fontanarossa), e il parcheggio Africa per chi proviene dalla zona nord (Messina, Taormina, Stazione ferroviaria).
Ogni parcheggio è dotato di servizio di bus navetta verso il centro storico della città.
L'accesso alla Cattedrale avviene dall'ingresso principale per mezzo della scalinata prospiciente su Piazza Duomo. Un accesso secondario al complesso monumentale, e laterale, attrezzato con rampa, è garantito passando per il giardino interno, raggiungibile dalla Via V. Emanuele. Per accedere al Giardino dalla Via Vittorio Emanuele, bisogna superare un gradino.
La chiesa è a croce latina, con tre navate suddivise da grandi pilastri. La zona absidale presenta tracce architettoniche di epoche diverse sovrapposte, trecentesche e cinquecentesche. Nell'abside destra è inserita la cappella dedicata a S.Agata, dove sono custoditi il busto e le reliquie della patrona della città.
I percorsi interni l'edificio non presentano particolari condizioni o fonti di disagio.
Informazioni turistiche
La Cattedrale di Sant'Agata è ubicata sul lato est della piazza del Duomo. È dedicata a Sant'Agata, la santa, vergine e martire, patrona della città di Catania. Il tempio è stato più volte distrutto e riedificato dopo i terremoti e le eruzioni vulcaniche che si sono susseguite nel tempo. La prima edificazione risale al periodo 1078-1093 e venne realizzata sulle rovine delle Terme Achilliane risalenti ai Romani, su iniziativa del conte Ruggero, acquisendo tutte le caratteristiche di ecclesia munita (cioè fortificata). Già nel 1169, un terremoto catastrofico la demolì quasi completamente, lasciando intatta solo la parte absidale. Nel 1194 un incendio creò notevoli danni ed infine nel 1693 il terremoto che colpì il Val di Noto la distrusse quasi completamente. I resti normanni consistono nel corpo dell'alto transetto, due torrioni mozzi (forse coevi al primitivo impianto) e le tre absidi semicircolari, le quali, visitabili dal cortile dell'Arcivescovado, sono composte da grossi blocchi di pietra lavica, gran parte dei quali è stata recuperata da edifici romani di età imperiale. Porzioni di muro d'ambito e il muro di prospetto sono stati inglobati dalla ricostruzione settecentesca, ad opera del Vaccarini.
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