Bene Archeologico
Sicilia
, Enna
, Piazza Armerina
Le nostre valutazioni di accessibilità del bene
Orari:
Il percorso di visita e' subordinato ai lavori di restauro in corso
da ultima domenica marzo fino ad ottobre : dalle 09.00 alle ore 19.00
da novembre a ultimo sabato marzo dalle 09.00 alle 17.00
Biglietteria:
euro 10
chiusura biglietteria un ora prima della chiusura delle visite
per informazioni www.museo.villadelcasale@regione.sicilia.it
Recapiti:
Tel.:0935 68003
Come Arrivare Pubblico:
In pullman
Sono attivi dei collegamenti in pullman tra Piazza Armerina, Catania e Palermo.
Come Arrivare Privato:
Da Palermo: immettersi sull'autostrada A-19 PA-CT e percorrerla fino allo svincolo di Enna, da qui proseguire per la S.S. 117 bis in direzione Gela. Uscire a Piazza Armerina Nord e seguire le indicazioni per la Villa del Casale. Dall'inizio dell'autostrada in totale si percorrono circa 160 km.
Da Catania: immettersi sull'autostrada CT-PA e percorrerla fino allo svincolo di Mulinello, oppure fino allo svincolo di Enna. Nel primo caso si prosegue per un breve tratto lungo la statale in direzione Valguarnera, dopodichè ci si immette sulla SS a scorrimento veloce che, superata Valguarnera, prosegue fino a congiungersi alla SS 117 bis al bivio di Enna, Piazza Armerina e Valguarnera e da lì si raggiunge Piazza Armerina dopo altri 8 km. Uscire a Piazza Armerina Nord e seguire le indicazioni per la Villa del Casale. Da Catania in totale si percorrono circa 90 km.
Il complesso monumentale fu costruito per lussuosi soggiorni di caccia, dedicando delle sale ad altre attività come l'otium intellettuale e filosofico, tanto amato dai romani aristocratici e ricchi.
Nel periodo imperiale queste lussuose dimore furono sempre più arricchite di tutti i conforts necessari alla realizzazione di tali piaceri: vi si costruirono Terme, Giardini, Palestre e Triclini a seconda della disponibilità economica del proprietario.
La "Villa Imperiale del Casale" era munita di tutti questi conforts ed il suo orientamento solare fa sì che una parte di essa sia esposta al sole, mentre l'altra rimanga all'ombra dando modo al proprietario di poter scegliere o il calore del sole o il fresco dell'ombra. Il gran numero di vasche e fontane, sparse all'esterno e all'interno della villa, evidenzia l'importante ruolo ricoperto dall'acqua che, grazie ad acquedotti, cisterne, costituenti vari Castella Acquae e all'impianto idrico in piombo basato sul principio dei vasi comunicanti, zampillava dalle suddette fontane e vasche formando cascate artificiali che tanto deliziavano l'udito e la vista dei romani frequentatori della villa.
Tutto ciò, naturalmente, richiedeva un notevole quantitativo d'acqua fornita dal fiume Gela che scorre poco distante dalla villa; un acquedotto lungo 1 Km pescava nella parte alta del fiume Gela e per caduta approvvigionava tutto il complesso monumentale formato da quattro raggruppamenti di edifici aperti verso il Peristilio, dislocati su tre differenti livelli e chiusi dentro grandi muraglioni perimetrali in opera incerta.
Il primo raggruppamento comprende: le Terme, la Grande Latrina, l'Atrio Poligonale e l' Ingresso a Tre Fornici. Il secondo: il Grande Peristilio, le stanze degli Ospiti la Sala delle Ragazze in Bikini e la Diaeta di Orfeo. Il terzo: gli Appartamenti privati del proprietario, la Basilica e l'Ambulacro della Grande Caccia. Il quarto comprende: la Sala Tricora e lo Xistus.
Informazioni turistiche
La "Villa Romana del Casale" sorge a circa 5 km da Piazza Armerina, in contrada Casale, paesaggio ricco di vegetazione che nei giorni di primavera profuma l'aria mentre le acque del fiume Gela, bagnano il territorio circostante rendendolo fertile e adatto alla coltivazione di noccioli, viti, uliveti e grano. La posizione del luogo, protetto dai venti, non sfuggì agli occhi del proprietario, che qui fece costruire una delle più belle ville che i romani abbiano mai edificato, conosciuta in tutto il mondo col nome di "Villa Imperiale del "Casale di Piazza Armerina" recentemente riconosciuta dall' UNESCO e inserita nel "patrimonio dell'Umanità".
Villa che presenta 60 stanze e 3500 mq di mosaici pavimentali, che costituiscono un complesso monumentale di inestimabile valore.
Correva il sec. XVII d.C. quando alcuni contadini, impegnati nel duro lavoro dei campi dell'alta valle del fiume Gela, ai piedi del monte Mangone, si accorsero che affioravano numerose strutture murarie rivelatesi poi appartenenti alla grandiosa villa imperiale del Casale. La notizia di tale ritrovamento non poteva non attirare l'attenzione e l'interesse di molti eruditi locali, primo tra tutti G. Paolo Chiarandà che nel pubblicare tale scoperta così scriveva: "Al pie di un alto monte detto Mangone (Fortezza) si scorgono rovine d'abitazioni di cui nemmeno si sa il nome: dai Piazzesi vien detto "Casale dei Saraceni". Da quel momento, tutta la zona sottostante al monte Mangone fu interessata da campagne scavo non autorizzate dagli organi competenti e molti furono coloro che fecero ritrovamenti di oggetti preziosi. Si ricorda un certo Sabatino del Muto che nel 1812 operando nella zona della basilica trovò monili d'oro e d'argento, che si dispersero in collezioni private, e una colonna marmorea che vendette alla cattedrale. Da questa frenetica ed illegale attività, mirata solamente al ritrovamento di oggetti preziosi, alcuni pavimenti mosaicati subirono non pochi danni; basti pensare che la famiglia Trigona di Ceraci fece pavimentare, con tessere asportate dai pavimenti dellavilla, un ambiente del suo palazzo in Piazza Duomo.
http://www.comune.piazzaarmerina.en.it/
http://www.piazzaarmerina.org/piazza-armerina/come-arrivare.html
http://www.villadelcasale.it/
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